IL MANIFESTO DI SCANZANO

27.11.2025 10:53

E’ necessario rianimare lo spirito della civile protesta di Scanzano per evitare che la Basilicata possa diventare con il ritorno del nucleare nuovamente oggetto di altre “infrastrutture di peccato” che segnerebbero la fine dello sviluppo del territorio agricolo e turistico. Questo è l’obbiettivo del “Manifesto di Scanzano”, strumento di conoscenza contro le aspirazioni di un ritorno del nucleare, presentato dall’Associazione Antinucleare ScanZiamo le Scorie ai responsabili regionali di CGIL, CISL, UIL, CIA, Confagricoltura, Legambiente, WWF e ARCI, il 23 novembre nella giornata della manifestazione dei centomila, in ricordo del XXII anniversario della protesta. All’incontro hanno portato il loro contributo anche i Sindaci del Comune di Rotondella, di Montalbano, di Pisticci, il Vice Sindaco di Scanzano, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Bernalda e il Consigliere regionale Piero Marrese. Dopo l’utile confronto, porteremo il “Manifesto di Scanzano” in tutto il territorio della Basilicata per ostacolare la propaganda nucleare. La posizione della Regione espressa in favore del disegno di legge del Governo per riaprire il nucleare ci preoccupa molto. Per questo, attraverso una solida base di conoscenza diffusa tra i cittadini Lucani dobbiamo prepararci ad opporci pacificamente alla costruzione in Basilicata di nuovi impianti o centri di scorie nucleari, cosi come facemmo con determinazione il 27 novembre di 22 anni fa, costringendo il Governo Berlusconi di allora a cancellare il nome di Scanzano dopo 15 gloriose giornate di protesta.

Consulta il “Manifesto di Scanzano”, scaricalo dal link: https://shorturl.at/aEe4V

Se vuoi organizzare un evento per presentare il Manifesto scrivici a scanziamolescorie@gmail.com

 

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