Osservazioni al Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi
01.06.2021 11:13
Partecipa alla consultazione pubblica della Sogin per l'individuazione dell'aree in cui realizzare il Deposito Nazionale di scorie nucleari.
Le Osservazioni predisposte da ScanZiamo le Scorie* riguardano in particolare il territorio della Regione Basilicata e quello della Puglia. Puoi scaricarle cliccando sul mouse sopra la stessa. Per inviarle segui la procedura indicata dalla Sogin sul sito www.depositonazionale.it
Puoi ascoltare anche la conferenza stampa di presentazione.
1) OSSERVAZIONE SULL’APPLICAZIONE DEL CRITERIO DI ESCLUSIONE 14 DELLA GUIDA TECNICA 29 ISPRA
Il criterio indica che "Lo sfruttamento di risorse del sottosuolo già individuate negli strumenti di pianificazione e vincolo territoriale [idriche, energetiche (gas, petrolio o di tipo geotermico) e minerarie] può essere compromesso dalla costruzione del deposito e può determinare insediamenti futuri di attività umane, compromettendo l'isolamento del deposito stesso." Si ritiene che per l'applicazione del criterio è utilizzato un metodo errato.
2) OSSERVAZIONE SULL’APPLICAZIONE VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Per un’applicazione corretta dei criteri indicati nella Guida Tecnica 29 Ispra gli stessi avrebbero dovuto essere sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica. In assenza di tale proceduta, i metodi per l’applicazione dei criteri non hanno avuto alcuna valutazione tecnica che ne rendesse solido i risultati.
3) OSSERVAZIONE SULL’IPOTESI DELLA GESTIONE FINALE DEI RIFIUTI AD ALTA ATTIVITA’
E’ necessario chiarire come si intende gestire il problema irrisolto della gestione dei rifiuti radioattivi di alta attività che si voleva stoccare nel 2003 nella miniera di salgemma a Scanzano J.co (MT). Attualmente è prevista la collocazione in modo temporaneo nel deposito nazionale.
4) OSSERVAZIONE SULL’APPLICAZIONE DEI CRITERI DI ESCLUSIONE 4 E 10 DELLA GUIDA TECNICA 29 ISPRA
I criteri indicano l’esclusione di aree “caratterizzate da livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito ..caratterizzate da rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali”. Si ritiene che il criterio sia stato applicato in modo errato.
5) OSSERVAZIONE SULL’APPLICAZIONE DEI CRITERI DI ESCLUSIONE 11 DELLA GUIDA TECNICA 29 ISPRA
Il criteri indica l’esclusione di aree “Sono quelle aree ove sono presenti paesaggi, habitat e specie animali e vegetali tutelati: parchi nazionali, regionali e interregionali, riserve naturali statali e regionali, oasi naturali, geoparchi, Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Zone di Protezione Speciale (ZPS) e zone umide identificate in attuazione della Convenzione di Ramsar”. Si ritiene che il criterio sia stato applicato in modo errato.
6) OSSERVAZIONE SUL PERICOLO E I RISCHI PER LO SPOSTAMENTO DEI RIFIUTI RADIOATTIVI
L'80% della radioattività è collocata nelle Regioni del nord. Lo spostamento verso aree meridionali comporterebbe pericoli e rischi che non sono stati completamente considerati per la scelta e l'individuazione delle aree potenzialmente idonee collocate nel mezzogiorno del Paese.
Per l’individuazione delle aree che riguardano l’immagazzinamento a titolo provvisorio di lunga durata dei rifiuti ad alta attività e del combustibile irraggiato si ritiene disapplicata la Guida Tecnica 29 Ispra.
8) OSSERVAZIONE SULL’APPLICAZIONE DEL CRITERIO DI APPROFONDIMENTO 11 DELLA GUIDA TECNICA 29 ISPRA
Il criterio indica la necessità di un approfondimento su “produzioni agricole di particolare qualità e tipicità e luoghi di interesse archeologico e storico”. L’approfondimento effettuato riguarda la parte archeologica e storica.
*Le osservazioni sono state realizzate a cura e con il supporto del Professor Massimo Scalia, Paolo Bartolomei, Pasquale Stigliani, Jacopo Sabato, Francesco Di Sanzo, Giampiero Decclesiis, Salvatore Martorano, Luigi Agresti, WWF Costa Ionica Lucana. L'Osservazione 8 è stata curata degli argheologi Luisa Aino, Antonio Pecci e Ester Maria Annunziata.