Scorie nucleari: Renzi vuole correre anche su deposito nazionale ma deve stare attento a non sbattere contro i territori

17.10.2015 09:53

Scanzano J.co - Italia, Paese dei ritardi, ma questa volta non si tratta di treni ma di nucleare. Nella strada tortuosa per la costruzione del deposito per le scorie radioattive siamo ben oltre le scadenze della tabella di marcia; nessun punto del procedimento che dovrebbe portare alla costituzione di questo fantomatico deposito è stato rispettato. L'autorità di vigilanza non è mai stata creata e sul nome del direttore dell'Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare) pende un contenzioso non risolto. In più oltre alla creazione dell'Isin, ad oggi avremmo dovuto avere un programma nazionale che stabilisca i punti essenziali dell'operazione di chiusura e messa in sicurezza del ciclo del nucleare e la pubblicazione di un elenco dei siti candidati a ospitare il deposito (la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee). Niente di tutto questo è stato fatto, per tali motivi il Senatore Gianni Girotto ha presentato come primo firmatario una interrogazione per far luce sugli  inspiegabili e misteriosi (ma non troppo) ritardi.
Ritardi che non perdona e non comprende neanche il Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Alessandro Bratti, che ha affermato "può non essere motivo di un qualche rammarico il ritardo con il quale l'Italia ottempererà all'obbligo di trasmettere alla Commissione europea il Piano nazionale previsto dalla direttiva 2011/70/EURATOM sulla gestione responsabile e sicura dei rifiuti radioattivi..." l’Isin – che avrà importanti funzioni di controllo – deve essere completato prima della pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonne alla realizzazione del deposito di scorie nucleari.
Davanti a queste posizioni crediamo sia giusto sospendere la pubblicazione della carta delle aree potenzialmente idonee sino a che non siano rispettati tutti gli step del cronoprogramma, affinchè la gestione dei rifiuti radioattivi diventi materia chiara e insindacabile. Diversamente, Renzi che vuole correre anche sul deposito di scorie deve stare attento che rischia di sbattere contro i territori.

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